Traduttore specializzato: fondamentale per esibire dei documenti all’estero
Può capitare in molteplici occasioni di aver necessità di esibire un documento all’estero, che si tratti di una patente di guida, di un attestato di studi, di un certificato di divorzio o altro ancora, e in circostanze come queste è ovviamente indispensabile affidarsi a un traduttore documenti (come Pierangelo Sassi), dunque a un traduttore specializzato regolarmente iscritto al relativo albo professionale.
La scelta del professionista: perché rivolgersi a un traduttore specializzato
Se si vuol esibire con successo, in una nazione straniera, un documento emesso dallo Stato Italiano, far effettuare la traduzione è il primo ed imprescindibile passo da compiere.
È fondamentale, quindi, rivolgersi a un traduttore documenti che sia affidabile e che vanti una buona dose di esperienza, ma è importante anche che egli sia un traduttore specializzato nella tipologia di documento di interesse.
Per la traduzione di documenti che presentano contenuti molto specialistici, come possono ad esempio essere quelli di natura giuridica, oppure quelli medici, un traduttore generalista potrebbe non essere sufficiente, dal momento che in questi testi si fa ampio ricorso a termini ed espressioni di natura tecnica che solo chi conosce il settore può tradurre in maniera appropriata.
Questo, dunque, è un ulteriore fattore che deve essere considerato nel momento in cui si sceglie il professionista a cui commissionare il proprio lavoro di traduzione.
L’asseverazione del documento
Esibire con successo un documento rilasciato dallo Stato Italiano in una nazione straniera necessita, oltre che di una perfetta traduzione, anche di alcuni processi burocratici: la sola esecuzione della traduzione, infatti, non rende automaticamente legale il documento in questione.
Quando la traduzione è stata effettuata, infatti, è necessario eseguire la cosiddetta asseverazione del documento, ovvero uno step tramite cui lo Stato, attraverso i suoi organi, accerta la veridicità della traduzione; per asseverare un documento tradotto da esibire all’estero, dunque, è necessario rivolgersi alla Procura della Repubblica del Tribunale al quale ci si è rivolti.
La legalizzazione del documento
Una volta effettuata l’asseverazione dev’essere eseguita la legalizzazione, uno step in cui il documento tradotto acquisisce ufficialmente validità nella nazione esterna d’interesse.
La legalizzazione si può eseguire con due procedure differenti, vediamo quali.
Legalizzazione con e senza apostilla
La differenza tra le due tipologie di legalizzazione è correlata all’adesione, del Paese di riferimento, alla cosiddetta Convenzione dell’Aja, un trattato di diritto internazionale che fu firmato appunto nel lontano 1961 il quale ha previsto appunto delle procedure di legalizzazione più snelle nell’ambito di tutte le nazioni sottoscriventi.
Il già cospicuo numero di Paesi che nel 1961 scelse di sottoscrivere l’accordo si è ampliato ulteriormente nel corso degli anni, e anche in tempi recenti vi sono state delle nuove adesioni.
Nello specifico, la Convenzione dell’Aja ha introdotto la cosiddetta apostilla, una certificazione che può essere ottenuta direttamente nel proprio Paese, all’atto della legalizzazione, rendendo così le procedure di legalizzazione molto più snelle.
Per le nazioni non aderenti alla Convenzione dell’Aja, invece, un documento straniero tradotto e asseverato può divenire ufficialmente valido solo dopo essersi interfacciati con il consolato o con l’ambasciata di riferimento.
Il ruolo del traduttore è sempre fondamentale
È questa, dunque, la differenza creata dalla Convenzione dell’Aja, ma al di là dei vari aspetti burocratici resta del tutto invariata, nella parte iniziale della procedura, la necessità di rivolgersi a un valido traduttore documenti.
Solo un professionista esperto può eseguire al meglio un lavoro così delicato e, come detto, un traduttore specializzato può eseguire senza problemi anche le traduzioni di documenti dal contenuto molto specialistico.