Che cos’è la Pressione statica di un impianto di ventilazione industriale e perché è necessario conoscerla e misurarla?
La produzione industriale è un settore ampio e variegato, dove l’impiego di macchine è strettamente obbligato. Tra le componenti fondamentali dei sistemi meccanici di produzione industriale vi è l’impianto che mette in moto e sposta i fluidi. Se infatti nei processi produttivi vengono utilizzati fluidi gassosi o liquidi, è necessario che questi siano trasportati con efficienza e velocità affinché il sistema di produzione industriale funzioni efficacemente.
In questo articolo concentreremo l’attenzione sull’impianto di trasporto dei fluidi gassosi, o meglio, gas inquinanti che durante la produzione vengono liberati dalle reazioni chimiche oppure fumi pericolosi per la salute degli addetti alla manutenzione delle macchine produttive.
Le apparecchiature che consentono il trasporto di fluidi gassosi costituiscono gli impianti di ventilazione industriale. Un ventilatore industriale è impiegato nella trattazione del flusso d’aria per tutto il trasporto dei fluidi gassosi. Il flusso d’aria in entrata è definito e poco variabile, mentre la mandata, o flusso d’aria in uscita, è variabile e soggetta ad un orientamento dei ventilatori centrifughi in tutte le direzioni spaziali.
Che cos’è la pressione statica?
I fluidi gassosi convogliati nelle tubature dagli impianti di ventilazione esercitano una pressione sulla superficie del tubo che li contiene. Questa forza esercitata è detta contributo di pressione o pressione statica. Durante il trasporto dei fluidi, la loro pressione statica varia in negativo o in positivo a seconda del recipiente che li contiene. I ventilatori industriali esercitano una forza sul flusso di fluidi gassosi variando la loro pressione statica.
Come si calcola la prevalenza di un ventilatore?
Per effettuare il calcolo della prevalenza di un ventilatore, ossia il salto di pressione che il ventilatore obbliga ai fluidi che attraversano le ventole, che solitamente hanno diametri grandi, è necessario calcolare la pressione statica e quella dinamica con un monometro connesso al tubo e all’atmosfera. Questi dati sono sufficienti per capire la differenza tra pressione entrante e pressione uscente dei fluidi che attraversano il ventilatore.
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Gli impianti di ventilazione forzati
Oltre al trasporto di fluidi gassosi provenienti dalle reazioni chimiche che avvengono durante le produzioni industriali, i ventilatori hanno un importante impiego nella raccolta dei fumi dannosi che potrebbero essere liberati da eventuali incendi nella fabbriche. Questo tipo di impianto, anche chiamato impianto di ventilazione forzata, permette la rimozione dei fumi di incendio, mantiene una temperatura relativamente costante, consente l’estrazione dei fumi freddi e favorisce la ventilazione dei locali industriali in normale attività.
Anche se entrambi gli impianti di ventilazione, industriale e forzata, svolgono le medesime funzioni, con uno studio della scheda tecnica dei ventilatori a estrazione di fumi risulta che le loro strutture sono molto diverse. Nonostante la loro forma, il loro impiego è fondamentale nella funzionalità di un sistema produttivo industriale.
Come si effettua un dimensionamento?
Quando si deve effettuare un dimensionamento di un impianto di ventilazione industriale, è molto facile cadere in errori seppur piccoli potenzialmente pericolosi. Per effettuare il calcolo è necessaria un’esaminazione di molteplici parametri trascritti nelle tabelle informative del prodotto e un’analisi attenta e scrupolosa di dati spaziali che è reperibile solo grazie all’aiuto di professionisti. Per evitare rischi, è consigliabile contattare la stessa azienda produttrice dell’impianto piuttosto che consultare venditori online che potrebbero non avere una conoscenza adeguata per rispondere a questo problema.