Antinfiammatori e antibiotici possono essere assunti insieme?

Antinfiammatori e antibiotici possono essere assunti insieme?

Una delle domande che si pongono in molti è quella se è possibile utilizzare antinfiammatori e antibiotici assieme senza rischi. Cominciamo con il dire che antinfiammatori e antibiotici sono tra i farmaci più utilizzati in medicina. I farmaci antinfiammatori svolgono una triplice azione che è antinfiammatoria, antidolorifica e antipiretica.

In medicina possiamo anche definirli come FANS, ovvero Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei. Questi FANS agiscono inibendo la ciclossigenasi, ovvero un enzima che porta alla produzione di quelle che definiamo come prostaglandine e che sono la causa primaria dell’infiammazione. Non a caso uno dei possibili effetti collaterali dei FANS è quello delle lesioni gastriche in quanto le prostaglandine a livello gastrico svolgono una funzione di protezione della mucosa.

Gli effetti collaterali dei FANS

Cominciamo con il dire che gli antibiotici dovranno essere utilizzati solamente su prescrizione medica e quando serve. I farmaci antinfiammatori a base di ibuprofene o ketoprofene, ad esempio, non possono essere assunti in caso di infezione per evitare possibili complicanze. Solitamente queste complicanze si verificano quando il farmaco antinfiammatorio viene assunto a lungo o in aggiunta con l’antibiotico.

Alcune complicazioni infettive, di solito Streptococco o Pneumococco, sono state osservate dopo un trattamento di 2-3 giorni anche quando i FANS erano combinati con la terapia antibiotica. In sostanza esisterebbe il rischio che queste infezioni potrebbero aggravarsi proprio assumendo dei farmaci FANS. Ricordiamo che i FANS sono efficaci come anti dolorifici e come antipiretici e hanno un effetto rapido. Andrà però sempre evitato il loro uso continuativo soprattutto nelle persone anziane e in chi assume altri farmaci come gli antibiotici. Il motivo è che i FANS possono ridurre la funzionalità renale e posso interferire con alcuni farmaci, soprattutto quelli antiemorragici.

Efficacia e limiti degli antibiotici

Un antibiotico per i denti come l’Augmentin, sulla cui utilità si è concentrato Dentalpharma, è sicuramente una delle soluzioni più indicate dai medici. L’Augmentin è il nome commerciale del composto amoxicillina e acido clavulanico. Si tratta di un antibiotico che viene definito “ad ampio spettro” in quanto efficace su diversi microrganismi. Un antibiotico come Augmentin agisce su batteri gram positivi e gram negativi e va a inibire la sintesi della parete cellulare dei batteri. Si sente poi spesso parlare anche di acido clavulanico, un antibiotico della famiglia degli aminoglicosidi che ha scarso potere antibatterico ma può potenziare l’effetto dell’amoxicillina. Ci sono diverse classi di antibiotici come ad esempio le penicilline, i macrolidi e altri ancora. Ogni tipologia di antibiotico sarà particolarmente efficace su un tipo di batteri specifico mentre nessun antibiotico sarà mai efficace contro le infezioni virali. L’antibiotico può avere effetti collaterali inevitabili dovuti al fatto che distruggono batteri patogeni ma anche batteri “buoni” come quelli della flora batterica intestinale. Inoltre assumere antibiotici troppo alla leggera rappresenta un rischio in quanto potrebbe portare allo sviluppo di germi resistenti che provocano infezioni difficili da curare.

Fans e sulfamidici

Abbiamo poi i cosiddetti antibiotici sulfamidici, ovvero antibiotici che servono a bloccare la replicazione batterica. Questi antibiotici sulfamidici esercitano un’azione batteriostatica in quanto vanno a bloccare la sintesi del DNA all’interno del batterio. Tale sintesi viene bloccata in quanto mancano le basi puriniche che derivano dall’acido folico. I batteri possono produrre da soli acido folico e l’antibiotico sulfamidico inibisce un enzima necessario per la sintesi dell’acido folico all’interno del batterio. In sostanza assumendo questa tipologia di antibiotico si riuscirà a inibire la sintesi dell’acido folico.

Per fortuna gli esseri umani traggono l’acido folico di cui hanno bisogno dagli alimenti e questo fa sì che questi antibiotici sulfamidici abbiano effetto unicamente sui batteri. Ricordiamo comunque che dovrà essere unicamente il dentista a consigliare di assumere antibiotici per i quali sarà sempre necessario esibire una ricetta medica, a differenza dei FANS. Si consideri anche che attualmente l’Italia è tra i Paesi europei con maggiori consumi di antibiotici e quindi anche con tassi più elevati di resistenza e multi-resistenza batterica. Sarà comunque sempre il dentista a suggerire anche se quando assumere contemporaneamente FANS e antibiotici.

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